Primamec, fornitore leader in Italia di componenti per i settori oleodinamica e automotive

Nell’aprile 2017 Gianni Ricci cede la propria florida impresa, creata nel 1971, ad Alessandro Lupi, ingegnere meccanico con 20 anni di esperienza in qualità di operations manager per aziende leader della meccanica come Ferrari, Bosch Rexroth e Interpump.

Dopo due anni di studio del mercato, ingenti investimenti in macchinari e sistemi di gestione, ora il nuovo CEO può già dirsi soddisfatto dei risultati raggiunti. E con l’entusiasmo di chi ha un proprio sogno da realizzare, punta a diffondere il nuovo brand, Primamec, a livello nazionale e internazionale.

“Da anni custodivo il desiderio di creare un’impresa indipendente – racconta Alessandro Lupi. Poi, quasi per caso, mi è capitata l’occasione di acquisire la Torneria Gianni Ricci, un’azienda solida con una storia importante alle spalle. Mi ha dato garanzia di affidabilità, sia per la competenza del personale, che per la qualità della produzione.
Questi primi anni di attività mi sono serviti per conoscere a fondo le dinamiche aziendali e le risorse umane. Ho scelto infatti di conservare la squadra esistente per dare continuità e comunicare un segnale di fiducia a chi con impegno ha dato il proprio contributo alla crescita della società.
Ora siamo pronti per un nuovo corso, con una nuova immagine e un brand più adatto ad essere ricordato sia in Italia che sui mercati esteri. La nostra ambizione è di diventare, entro il 2023, partner di eccellenza nella produzione di componenti di precisione per l’industria dell’automotive e dell’oleodinamica”.

Tecnologia top Citizen e Miyano

Il messaggio che Primamec vuole trasmettere è il connubio tra tradizione e innovazione, tra una consolidata esperienza nel campo della torneria di precisione e una visione che guarda al futuro con un approccio dinamico all’evoluzione del mercato.
Nel 2018 sono iniziati gli investimenti in tecnologia con l’acquisto di un nuovo sistema ERP, di 5 torni multiassi Citizen e Miyano e un impianto di lavaggio IFP.

“Non conoscevo Miyano prima di approdare in questa azienda, ma solo le fantine mobili della Citizen – racconta l’ingegner Lupi. Sono contento che il parco macchine di Gianni Ricci sia così fornito di tale tecnologia, per la grande affidabilità dei macchinari, dei rivenditori e del servizio di assistenza. La nuova tecnologia ci consente di fare il lavoro di più macchine tradizionali e di esplorare nuovi segmenti di mercato, facendo la differenza rispetto al passato e generando efficienza. La macchina che mi ha maggiormente stupito è la Miyano BNE 51 MSY, un macchinario complesso a 3 canali che ci sta dando risultati interessanti, grazie anche agli utensili motorizzati. Siamo anche molto soddisfatti della tecnologia LFV di Citizen, la tornitura oscillante a bassa frequenza che può essere applicata a diverse tipologie di lavorazioni e che ci ha permesso di risolvere una serie di problematiche”.

Il sistema ERP con gestione della qualità integrata collega in tempo reale tutte le macchine in ottica Industry 4.0, immagazzinando i dati, interpretandoli e verificandone l’affidabilità, per monitorare costantemente processi e produzione, al fine di abbattere le inefficienze e di puntare al miglioramento continuo.
Attualmente il parco macchine annovera 14 fantine fisse, 11 fantine mobili, 4 impianti plurimandrino, 10 riprese e il nuovo impianto di lavaggio IFP.
Il sistema di qualità, certificato ISO 9001, è controllato da un team specializzato e la sala metrologica è dotata delle più moderne strumentazioni di misura e di precisione per controllare e certificare le tolleranze richieste. Il personale esegue controlli di avvio produzione, di processo e finali per ogni lotto prodotto. Una ulteriore fase di ispezione visiva è eseguita prima dell’imballo, grazie a sistemi di visione automatici, con possibilità di effettuare la marcatura laser dei codici identificativi.

100% Made in Italy

Primamec ha sede a Funo di Argelato nel cuore della Motor Valley italiana e del distretto oleodinamico tra Reggio Emilia, Modena e Bologna, dove si concentra il più alto numero di aziende del settore e quindi anche un network di fornitori specializzati, utilizzati per i trattamenti non gestiti internamente.
Primamec è in grado di produrre componenti torniti anche molto complessi con attenzione al costo e all’efficacia, seguendo le specifiche del cliente.

“I nostri ingegneri mettono a disposizione dei clienti il proprio know-how portando valore aggiunto già nella fase di progettazione, suggerendo modifiche e miglioramenti al progetto, sui pezzi o sui materiali, per raggiungere la massima efficienza produttiva e ridurre i costi. Possiamo realizzare prototipi e campioni pre-serie con l’obiettivo di arrivare alla produzione di serie, nostro punto di forza.
Vantiamo una approfondita conoscenza dei trattamenti termici e superficiali e dei processi di finitura (rettifica, lappatura, tornitura sul temprato, ecc.).
Grazie alla nostra rete di fornitori selezionati, forniamo componenti finiti pronti per essere assemblati, oltre che la tracciabilità completa e le certificazioni necessarie. Nei prossimi cinque anni puntiamo ad attrezzarci per effettuare internamente alcune lavorazioni di finitura, anche tramite reti di impresa e acquisizioni di aziende con esperienza nel campo” – spiega Lupi.

Il nostro team

In Primamec oggi lavorano 41 addetti specializzati con esperienza pluriennale nel settore e un consulente commerciale per lo sviluppo internazionale. Infatti uno degli obiettivi di Lupi è portare il 25% del fatturato all’estero, contro il 5% attuale, mettendo in campo azioni di marketing e promozione, quali la partecipazione ad eventi fieristici, il rilancio del sito internet e della comunicazione sui social media.
“Il 2018 è stato un anno record per il fatturato – afferma il CEO – ma si è soprattutto rivelato determinante per l’acquisizione di nuovi clienti con aspettative elevate. Per il 2023 ci siamo posti grandi obiettivi sia in termini di crescita economica che di ampliamento del portafoglio clienti. Ma non cerco la crescita fine a se stessa: credo invece sia importante diversificare la produzione in modo da ridurre la dipendenza da pochi grandi gruppi di committenti, a salvaguardia dell’azienda e quindi dei lavoratori. Siamo anche sempre alla ricerca di personale competente in grado di programmare le macchine. La crescita del fatturato è quindi legata ad un incremento di posti di lavoro, sempre con l’obiettivo di dare all’azienda una struttura ancora più solida”.

Subfornitura

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